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Oftalmologia mater dei

Patrimonio dell’Umanità UNESCOParte delle Città Tardo Barocche del Val di Noto (Sicilia sud-orientale)CriteriCulturali:  (i)(ii)(iv)(v)Riferimento1024rev-002Inscrizione2002 (26a sessione)Superficie38,5 ha (4.140.000 sq ft)Zona cuscinetto80,13 ha (8.625.000 sq ft)
Catania fu fondata nell’VIII secolo a.C. dai Greci Calcidesi.[6] La città ha resistito a molteplici catastrofi geologiche: fu quasi completamente distrutta da un terremoto catastrofico nel 1169.[6] Una grande eruzione e una colata di lava dal vicino Monte Etna quasi sommersero la città nel 1669 ed essa subì gravi devastazioni dal terremoto del 1693 in Sicilia.[6]
Durante il XIV secolo, e nel periodo rinascimentale, Catania fu uno dei centri culturali, artistici e politici più importanti d’Italia.[6] Fu sede della prima università siciliana, fondata nel 1434.[6][7] È stata la patria o la casa adottiva di alcuni dei più famosi artisti e scrittori italiani, tra cui i compositori Vincenzo Bellini e Giovanni Pacini, e gli scrittori Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto e Nino Martoglio.

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Il miglioramento dell’assistenza sanitaria ha portato alla trasformazione di alcune malattie acute in croniche. La conseguenza è stata la comparsa di co-morbidità prima non evidenti. Questo ha aumentato la complessità del follow-up con anche un aumento degli accessi all’ospedale. Questo ha creato la necessità, data la riduzione delle risorse e quindi dei posti letto di trovare un sistema alternativo che permettesse al paziente di poter rimanere “al sicuro” a casa. Si sviluppa quindi il telemonitoraggio, una branca della telemedicina per monitorare i parametri vitali per un patologo e successivamente anche quelli relativi alle co-morbidità.
Passiamo quindi allo strumento Oxitel, che ha permesso un rudimentale monitoraggio a distanza delle piattaforme che permettono di conoscere in modo preciso lo stato di salute del paziente. Il passo successivo è stato quello di rendere le piattaforme più facili da usare e portatili. La piattaforma di cui vi parlo oggi è proprio l’ultima nata. Permette di effettuare sia il telemonitoraggio che la diagnostica a distanza. Tutti i dispositivi sono certificati CE.

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Jean-Pierre Hubschman è attualmente professore associato in residenza, dipartimento di oftalmologia, presso la David Geffen School of Medicine-University of California Los Angeles (UCLA), Stein Eye Institute. Il dottor Hubschman è anche capo della retina presso l’Olive View Medical Center dell’UCLA, direttore del laboratorio di chirurgia oculare robotica avanzata e docente affiliato del dipartimento di bioingegneria, Henry Samueli School of Engineering and Applied Science. Il dottor Hubschman è autore di più di 100 articoli sottoposti a revisione paritaria, di numerosi capitoli di libri ed è il principale ricercatore o co-investigatore di diverse sovvenzioni tra cui quelle degli istituti NIH e NEI.
Interfaccia tra scienza e medicina, in particolare nanomedicina, nanobiotecnologia, cancro/oncologia, medicina molecolare/personale/di precisione, genetica/epigenetica/ecogenetica umana, malattie neurodegenerative e farmacogenomica, nanotecnologia e cancro, nanochimica, nanoneurologia, immunoterapia naturale e sintetica, somministrazione di farmaci attraverso le barriere protettive del cervello e disturbi neurodegenerativi (epilessia, Parkinson e Alzheimer).