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“Ancora una volta abbiamo dato il via al primo semestre dell’anno in modo molto positivo, con ricavi e redditività in forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 e l’EBIT del Gruppo che ha raggiunto un livello record nel semestre.
I numeri parlano da soli: la performance è stata forte su tutta la linea, costantemente al di sopra dei livelli pre-pandemia, nonostante le incertezze macroeconomiche e i venti contrari che stiamo affrontando in generale. Siamo a buon punto con l’esecuzione del piano “24SI Plus”, consolidando ulteriormente la nostra leadership come azienda piattaforma.
Grazie al nostro modello di business diversificato, resiliente e sostenibile, ci stiamo adattando in modo proattivo al mutevole scenario macroeconomico, procedendo costantemente nel nostro percorso di crescita della redditività verso un risultato EBIT per l’anno in corso che prevediamo possa soddisfare pienamente i nostri obiettivi “24SI Plus”, raddoppiando l’EBIT del 2016. Sulla base di un così solido track-record operativo, Poste Italiane è stata in grado di remunerare i propri azionisti con dividendi sostenibili e competitivi, raggiungendo oltre 3,6 miliardi di euro per il periodo 2016-2021.
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Se guardiamo al flusso dei ricavi, si può notare che le componenti ricorrenti che non si basano direttamente sugli sforzi commerciali stanno aumentando dal 43 al 48%, grazie, ad esempio, alle commissioni di gestione in contrapposizione alle commissioni anticipate.
Forniamo servizi di consegna di posta e pacchi attraverso una piattaforma di distribuzione multicanale proprietaria. Siamo il principale fornitore di servizi per la gestione della posta ibrida – un servizio che consente di stampare, imbustare e consegnare al destinatario documenti digitali in formato cartaceo – e abbiamo sviluppato soluzioni hi-tech per la sicurezza delle comunicazioni digitali.
Poste Vita, fondata nel 1999. Dal 2010 offriamo anche il ramo Danni attraverso Poste Assicura e siamo un player in crescita nel segmento Welfare, grazie ai nostri investimenti nel mercato delle assicurazioni sanitarie.
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Poste Italiane e UniCredit firmano una lettera d’intenti sul credito al consumoL’accordo rientra nella strategia di Poste Italiane di stabilire partnership con i principali gruppi bancari per la distribuzione di prodotti finanziari.
Poste Italiane e UniCredit hanno firmato oggi una lettera di intenti, con l’obiettivo di sviluppare partnership nel mercato del credito al consumo. L’accordo iniziale riguarda la promozione e la vendita, attraverso la rete degli uffici postali, di prestiti con cessione del quinto dello stipendio e della pensione, sottoscritti da UniCredit specificamente per dipendenti e pensionati pubblici e privati, con la possibilità di estendere l’accordo, in un secondo momento, anche ai prestiti personali.
In linea con Deliver 2022, il piano strategico quinquennale di Poste Italiane, l’accordo prosegue l’attività di partnership con primari gruppi bancari, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di prodotti e servizi distribuiti attraverso la propria rete capillare a oltre 34 milioni di clienti. L’accordo mira a sfruttare la vasta esperienza di UniCredit nel settore dei prestiti al consumo.
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Poste Italiane S.p.A. (Poste Italiane) è il fornitore di servizi postali italiani. Oltre a fornire servizi postali, il Gruppo Poste Italiane offre servizi di comunicazione, prodotti di risparmio postale, logistica, servizi finanziari e assicurativi in tutta Italia.
La legge n. 604 del 5 maggio 1862 (la cosiddetta riforma postale)[3] ha creato un’organizzazione nazionale e centralizzata del servizio postale, introducendo un’unica tassa generale per il pagamento dei servizi, i francobolli, su tutto il territorio del neonato Regno d’Italia. Successivamente, con il Regio Decreto 5973 del 10 marzo 1889, la Direzione Generale delle Poste e Telegrafi fu separata dal Ministero dei Lavori Pubblici e trasformata in Ministero delle Poste e Telegrafi. La Direzione Generale delle Poste e Telegrafi fu incaricata di creare una rete di uffici in Italia per inoltrare e ricevere posta e telegrammi, effettuare e ricevere telefonate, effettuare transazioni finanziarie e gestire i beni. Per un certo periodo funzionò anche come succursale dei nascenti servizi elettrici.