Contenuto
Padre tommaso scala santa roma
Le scale sante di roma sono aperte
La Scala Sancta (inglese: Holy Stairs, italiano: Scala Santa) è un insieme di 28 gradini di marmo bianco che sono reliquie cattoliche romane situate in un edificio di proprietà extraterritoriale della Santa Sede a Roma, in Italia, vicino all’Arcibasilica di San Giovanni in Laterano.[1] Ufficialmente, l’edificio è intitolato il Pontificio Santuario della Scala Santa, e incorpora parte del vecchio Palazzo Papale Lateranense. Repliche di scale affiancano la scala originale, che può essere salita solo in ginocchio. La Scala Santa conduce alla Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum o semplicemente al “Sancta Sanctorum”, che era la cappella personale dei primi papi.
Secondo la tradizione cattolica romana, la Scala Santa era la scala che portava al pretorio di Ponzio Pilato a Gerusalemme, sulla quale Gesù Cristo salì durante il processo della sua Passione. Si ritiene che la Scala sia stata portata a Roma da Sant’Elena nel quarto secolo. Per secoli, la Scala Sancta ha attirato i pellegrini cristiani che desiderano onorare la Passione di Gesù Cristo. Dall’inizio del 1700, la Scala Santa è stata incassata nel legno per protezione, ma è stata brevemente esposta nel 2019 in seguito a lavori di restauro.[2][3]
Wikipedia
Di diecigah kota Roma terdapat sebuah peninggalan penting dari kekristenan masa awal. Bukan makam Santo Petrus, tetapi “Scala Santa” (tangga suci). Come da tradizione, Yesus memulai Jalan Salib-Nya in questo tipo di tanga-tangga. Al momento, il sito di questo posto ricorda le arti e i costumi che sono molto simili a quelli di una donna, mentre i bambini che vivono in questo tipo di tanga marmer fino a 300 anni fa, non sono in grado di capire come si fa a tenere sotto controllo la situazione.
La tanga suci è composta da 28 ani di tanga menuju nella cappella “Sancta Sanctorum” (tempat suci orang-orang kudus), che sejak abad pertengahan berbatasan langsung dengan Basilika Santo Yohanes Lateran, che sekaligus merupakan basilika kepausan, istana tinggal dan kapel para paus. A partire dal 1929, l’istana kepausan è stata sostituita da quella di Laterano a Vatikan e da quella di Traktak Lateran, che è diventata indipendente da Vatikan.
Per quanto riguarda la pesca, il para-persone non ha mai smesso di lavorare con i cachi se non con la pesca biasa, ma con la pesca biasa ha sempre smesso di lavorare con la frutta, con l’acqua, con il latte e con la carne. Panjang tangga itu 28 metri, semuanya dari batu marmer atau pualam.
Feedback
“Ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è davvero una pietra d’inciampo e per i Gentili una stoltezza: ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio.” (1 Cor. 1,23-24)
Per pregare e salire in ginocchio Scala Santa è gratis, senza prenotazione. C’è un libro di preghiere in inglese e in altre 8 lingue che può essere acquistato (Euro 2,00) dalle 9.30. È possibile visitare la cappella papale di Sancta Sanctorum con audioguida multimediale (chiedere all’ingresso). Potete fare la vostra prenotazione qui. Visita del Sancta Sanctorum: 9,30 – 12,40 e 15,00 – 17,10, (nessuna visita la domenica e le feste). Il costo del biglietto è di € 3,50 a persona.
Storia della scala sancta
CARDINALE LUIGI CORNARO (1518-1564), veneziano, membro di una famiglia senatoriale, era figlio di Giovanni Cornaro. La sua prozia era Caterina, regina di Cipro. Si arruolò come Cavaliere dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, e salì fino a diventare Priore di Cipro. Creato Cardinale Diacono nel 1551 da Papa Giulio III, e gli fu data la Diaconia di S. Teodoro. Fu promosso cardinale sacerdote di S. Marco nel 1561. Presiedette la commissione cardinalizia che supervisionò la persecuzione della famiglia Carafa e soci. Nel 1568, optò per il titulus di S. Vitale, e poi nel 1569 il titulus di S. Clemente. Divenne Camerlengo di Santa Romana Chiesa il 10 maggio 1570, e mantenne la carica fino alla sua morte nel 1584. Acquistò la carica di Camerlengo per 70.000 scudi dal cardinale Bonelli, nipote di Pio V. Il denaro era necessario al Papa per promuovere la guerra contro i Turchi (Cardella, IV 330-331).
Pio V (Ghislieri) soffriva da tempo di calcoli renali, ma sosteneva di essere stato curato ripetutamente bevendo quantità di latte d’asina. Nel marzo 1572 cominciò a soffrire di disuria, che lo portò all’insonnia. A marzo, era in guai seri, ma si rifiutò di permettere ai suoi medici anche solo di toccarlo, come avrebbe richiesto un esame adeguato, e invece ricorse al suo solito rimedio, questa volta senza successo. Rimase incosciente per qualche tempo, e la notizia circolò a Roma e alle Corone che era morto. Ma fu in grado di impartire la sua benedizione pasquale alle folle, e il 21 aprile 1572 fece un pellegrinaggio alle sette chiese di pellegrinaggio di Roma. Alla Basilica Lateranense, era troppo debole per salire sulla Scala Santa, ma conversò con un certo numero di esuli cattolici inglesi che si erano riuniti lì. Tornò al Palazzo Vaticano e si mise a letto. Morì il 1° maggio. Gli Acta Consistorialia riportano [Joseph Korzeniowski, Analecta Romana quae historiam Poloniae saec.XVI illustrant (Cracow 1894), p. 48]: